“SÉ COME UN ALTRO”

Chi ha prevalentemente uno stile “assertivo”

Probabilmente, in un contesto di relazione con una o più persone ha ben chiaro che cosa desidera, agisce per ottenerlo, rispetta i diritti degli altri, non è vittima dei sensi di colpa, mantiene una buona opinione di sé anche nelle situazioni in cui gli è difficile o impossibile raggiungere ciò che desidera. Nel complesso, chi ha prevalentemente uno stile asserivo ha una spiccata abilità o la tendenza a mettere in atto “comportamenti assertivi”: affermare i propri diritti rispettando quelli dell’altro, esprimere pensieri ed emozioni in modo onesto e non manipolatorio, riconoscere e rispettare i propri bisogni e desideri, individuare soluzioni condivise, stabilire relazioni paritarie. Di solito, chi ha uno stile assertivo è in grado di comprendere le emozioni che prova e gestirle in maniera efficace, oltre ad essere una persona molto empatica. Chi è in relazione con una persona assertiva recepisce chiaro il messaggio: “Io valgo, tu vali”, si generano così cicli interpersonali permeati di rispetto, fiducia, disponibilità, desiderio di collaborare e condividere. L’avere uno stile comunicativo assertivo offre dei vantaggi sia a breve che a lungo termine. A breve termine: avere chiare le proprie esigenze, i propri desideri e i propri punti di vista, stare bene con se stessi, essere se stessi, avere fiducia negli altri, disponibilità a gestire in modo costruttivo eventuali divergenze, riconoscere all’altro il diritto di essere se stesso. Tuttavia, una possibilità concreta, nell’immediato, per chi ha uno stile assertivo è “rischiare nella relazione”. Chi riesce a prediligere uno stile comunicativo – e relazionale – assertivo, godrà, a lungo termine, di un alto senso di coerenza con se stesso, buona salute, un’elevata autostima, un elevato senso di efficacia e fiducia in se stesso. Inoltre, essere assertivi permette l’instaurarsi e il mantenersi di relazioni soddisfacenti, in cui l’altro è aperto e disponibile. Ultimo, ma non meno importante: mettere in atto comportamenti assertivi e instaurare relazioni all’insegna dell’assertività dà vita a un circolo virtuoso in cui “assertività porta assertività”. Pegno da pagare? Accettare che si può anche non raggiungere un obiettivo e non piacere a tutti.

Da: F. Baggio (2013). Assertività e training asserivo. Teoria e pratica per migliorare le capacità relazionali dei pazienti. Franco Angeli: Milano.